diretto da Francesco Ranieri Martinotti
da un'idea di Alessandro Rossetti, Alessandro Trigona
Con Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo, Lina Wertmuller, Francesco Maselli, Nino Russo, Carlo Lizzani, Ugo
Gregoretti
montaggio: Andrea Gagliardi
fotografia: Riccardo De Felice
musiche: Andrea Fornaciari
suono: Federico Tummolo
prodotto da: Camillo Esposito
una produzione: Capetown e Luce Cinecittà
In collaborazione con Rai Cinema e con Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Archivio Storico dell'Anac - Associazione Nazionale Autori Cinematografici
con il contributo del Ministero della Cultura - Regione Lazio
e con il patrocinio di Roma Lazio Film Commission
distribuzione sala: Capetown
uscita sala: 1 aprile 2022
Ufficio stampa: Lionella Bianca Fiorillo
Sinossi
In quasi 70 anni di vita, quelle dell'Associazione Nazionale Autori
Cinematografici non sono state soltanto battaglie per le politiche sul cinema. C'è stato molto altro nella storia di questa associazione fondata nel 1952 da Zavattini, Amidei,
Rossellini e numerosi altri autori. Qualcosa che non trova riscontro in alcun altra istituzione di questo Paese. Qualcosa che travalica le rivendicazioni professionali degli autori di cinema e
che riguarda più in generale l’impegno civile e la cultura italiana. Va ricordata infatti la presenza nelle sue file di personalità come De Sica, Pasolini, Damiani, Scola, Age, Scarpelli, Rosi,
Cecchi d’Amico, i quali, prima di essere autori di cinema erano grandi intellettuali. Attraverso le testimonianze
dirette di alcuni di loro, con le interviste inedite a Lizzani, Gregoretti, Maselli, Greco, Montaldo, Bellocchio, Wertmuller - interviste provenienti dall'archivio dell'Anac - tramite i repertori dell’Istituto Luce e Aamod, si ripercorrono le tappe di questa straordinaria storia che va considerata a pieno titolo parte
integrante della nostra storia della seconda metà del Novecento.
Premio speciale assegnato a L’onda lunga – Storia Extra-Ordinaria di un’Associazione
di Francesco Ranieri Martinotti
Dedicato ai 70 anni dell’Anac che testimonia la storia di un cinema militante che ha lottato contro ogni censura
per un cinema e un Paese più democratico, libero e civile.